Anche in Italia si sente finalmente sempre più parlare del comunicatore d’impresa. Tuttavia, chi sia o come operi questa particolare figura professionale non è sempre chiaro.
Quella del comunicatore d’impresa è una professione in continua evoluzione e che, di fatto, potrebbe essere riassunta nella sua attività principale. Il comunicatore d’impresa si occupa della comunicazione all’interno dell’azienda, e può essere conosciuto anche con la denominazione di Responsabile della Comunicazione, Communication Manager, Responsabile Relazioni Esterne, PR Manager… è facile comprendere come, con queste premesse, quella del comunicatore d’impresa sia una professione dai contorni ancora piuttosto sfumati.
Mettendo tuttavia da parte le etichette, è però importante sottolineare l’infinito valore aggiunto che questa figura garantisce alle imprese. È infatti proprio anche dalla sua professionalità, dalla sua esperienza e dal suo patrimonio di conoscenze che dipende l’immagine che l’azienda avrà all’esterno, nel momento in cui questa, appunto, “si comunica”. È in questo senso essenziale non sottovalutare il valore che la comunicazione ha all’interno di una più ampia strategia aziendale e quanto, di conseguenza, il comunicatore d’impresa rappresenti una vera e propria risorsa strategica le cui competenze contribuiscono in modo massivo al successo del business.
Il comunicatore d’impresa: quali competenze?
Quali sono le competenze classiche di un comunicatore d’impresa perché questo possa essere considerato un vero professionista, e dunque una figura strategica efficace all’interno dell’azienda?
Il comunicatore d’impresa non è solamente un professionista operativo o un consulente, ma opera anche con un’attitudine fortemente manageriale, proattiva e orientata al decision-making. La leadership è dunque una delle caratteristiche essenziali che identificano questa figura, assieme alla sua capacità di gestire e motivare le risorse con cui collabora o con cui, appunto, comunica – siano esse interne o esterne all’azienda. La grande capacità di individuare il corretto linguaggio e l’adeguata modalità di interazione con un vasto parterre di figure professionali – dai top manager alle risorse operative – è un’altra competenza (o, meglio ancora, attitudine) che non deve mancare a questo professionista.
In termini di know-how, un buon comunicatore d’impresa, generalmente:
È in possesso di un titolo universitario
Ha approfondito le proprie competenze all’estero
Ha una conoscenza approfondita del marketing
Ha lavorato o lavora in un’agenza di comunicazione
Parla in modo fluido una o più lingue straniere
Scrive con scioltezza in italiano e in altre lingue
È un buon comunicatore, capace di parlare in pubblico coinvolgendo gli spettatori
Gestisce in modo efficace e proattivo le risorse con cui collabora
È costantemente aggiornato sia sulle tendenze relative al settore dell’azienda in cui opera che del marketing
La consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo e la passione nel costruire solide relazioni di networking sono, anch’esse, qualità da non sottovalutare. Il comunicatore d’impresa è, in conclusione, una figura cardine in azienda, un vero e proprio hub di comunicazione tra interno ed esterno, tra l’impresa e il resto del mondo. Tanto più il suo talento sarà chiaro ed espresso correttamente, tanto più il suo ruolo di risorsa strategica in azienda verrà tenuto nella considerazione che merita.