Nr 51 | Aprile 2025

Convergenza instabile

9' di lettura

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Tra timidi tentativi di primavera riaffiora un ricordo d’infanzia. Una sagra di provincia, l’odore misto di vino e tabacco, un capannello di uomini, voci roche che sbraitano in dialetto una cantilena… È la morra, un antico gioco che abbraccia nord e sud Italia - una tradizione riconosciuta patrimonio UNESCO. Breve spiegazione delle regole, per chi non lo conoscesse: il gioco consiste nel “lanciare” velocemente dei numeri con una mano, insieme all’avversario, e tirare a indovinare la somma delle dita. Chi indovina conquista punto e il gioco si fa sempre più concitato (e violento), trasformando i numeri in urla e la fortuna in furbizia, mettendo a dura prova la concentrazione e la velocità di reazione dei giocatori.

L’analogia con il “gioco dei dazi” è presto fatta. Un convulso succedersi di dazi e contro-dazi, la sospensione e il rilancio, le finte e gli affondi. Numeri che volano, animi che si scaldano e il mondo che osserva confuso i proclami dei pochi giocatori rimasti. Niente tarallucci e vino all’orizzonte. Tassati pure quelli.

La “morra americana” sembra appena cominciata e il suo promotore per nulla intenzionato a fermarsi. Ma al tavolo ognuno fa il suo gioco e nessuno sembra capirsi. Una differenza di interessi, naturalmente, aggravata da una divergenza di visioni. Un ritmo concitato e dissonante, comunicati ufficiali che cedono il passo ai post, gli schemi della politica definitivamente rotti. Il confronto lascia il posto all’affronto, la comparazione alla prevaricazione, e l’idea di un mondo globalizzato fatto a pezzi a suon di percentuali, con l’Europa alla canna del gas, in senso non così figurato.

Altro che formule. Noi ci immaginiamo che la tabella dei “dazi reciproci” sia nata in una partita di freccette nello Studio Ovale.

Eppure, la macchina continua a muoversi in attesa di “fare la convergenza”. L’UE prova a compattarsi per avviare strategie di crescita comuni, e dalla chiusura di un mercato emergono nuove opportunità verso altre frontiere. A partire da un consolidamento del mercato europeo, per arrivare al Nord Africa, Medio Oriente, Sud-est asiatico, Sud America.

Ce lo dice il PMI – Purchasing Manager Index, uno dei parametri più affidabili per comprendere lo stato di salute dei mercati, in quanto rileva le aspettative e i movimenti economici dei responsabili acquisti, ovvero coloro che muovono per primi le finanze delle aziende. Una situazione ancora molto instabile, ma la strada giusta non può che essere questa: rifiutare la paralisi, riallineare le aspettative, ritrovare il baricentro e ristabilire l’armonia. Proverà a farlo la nostra Presidente del Consiglio a Washington, in accordo con Von Der Leyen, in un difficile esercizio di diplomazia.

E provano a farlo ogni giorno anche le 100 imprenditrici italiane a cui è stato riconosciuto l’eccellente contributo alla crescita del Paese, attraverso una mostra a loro dedicata presso la sede del MIMIT in Palazzo Piacentini, in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy. Tra loro, anche Giovanna Ricuperati, in rappresentanza MULTI!

Una partecipazione femminile a guidare il cambiamento, ai tavoli istituzionali come nelle imprese, che ci riempie di orgoglio. In mezzo a tanti uomini urlanti, la speranza è donna.

La mostra è aperta al pubblico fino al 25 maggio. Una iniziativa del MIMIT in collaborazione con la Fondazione Bellisario, il Comitato Impresa Donna e la Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro.

PMI...ovvero Pura Maestria Italiana

Chi si occupa di Made In Italy, da sempre è abituato a guardarsi in giro per il mondo, facendosi sempre portabandiera della maestria artigiana tutta italiana. Proprio come Nilma, realtà con radici fra Bologna e Milano che si occupa di shopfitting per i negozi dei più importanti luxury brand e di soluzioni di living e arredo di lusso, realizzate su misura per le maisons più esclusive di tutto il mondo.

La collaborazione con MULTI è iniziata nel 2023, con un progetto di sviluppo commerciale che aveva come target i più esclusivi fashion brand del mondo. Un database di circa 50 nominativi definiti in fase di warm-up e alcuni progetti di lusso avviati, come la realizzazione del nuovo store di Santo Domingo di una delle più prestigiose firme della moda italiana.

Dopo un primo anno di successi, la collaborazione con Nilma è proseguita anche nel 2024 ed è di nuovo in pista per il 2025. In questo periodo, MULTI supporta Nilma anche con la gestione dei canali social dell’azienda, affiancandola nell'ingresso al mercato USA con la sua divisione living.

Partendo da un database di 228 tra architetti e designer di calibro internazionale, MULTI ha aiutato Nilma a preparare la partecipazione all’evento “The best of italian design” all’Istituto Marangoni di Miami, a farsi conoscere oltreoceano e a organizzare ben 12 appuntamenti vista Central Park o affacciati su South Beach.

Nilma è un’azienda con 3 sedi (Bologna, Milano e Dubai) arrivata alla terza generazione, specializzata in “shopfitting”, per trasformare spazi commerciali in boutique esclusive. 

Sulle note dell'entusiasmo

Con la voce di Umberto Tozzi al Teatro Arcimboldi si è conclusa la partecipazione della nostra Ciclotte al Salone del Mobile 2025. Il termine di mesi intensi, che erano iniziati a Parigi con il concerto di riapertura di Notre-Dame e la partecipazione a Maison & Objet, la fiera internazionale dei complementi d’arredo.

A Parigi (16-20 gennaio), per la prima volta abbiamo esposto ben 5 modelli Ciclotte in uno stand personalizzato: tutta la band al completo per suonare la nostra musica preferita, quella che armonizza design, funzionalità e lifestyle.

Dopo le passeggiate sulla Senna ancora lucida dalle recenti Olimpiadi, ci siamo spostati oltreoceano, dove il ritmo Country e il suono delle slot di Las Vegas ci hanno accompagnato nei giorni di HFA (12-14 marzo), la fiera del Fitness, con l’esposizione a un fornito panel di interventi, congressi e conferenze.

A sinistra il nostro Luca giramondo. A destra Maddalena che sponsorizza Ciclotte, come testimonial, ma soprattutto con la paid adv. Al centro un bomber che ha testato l’ergonomia di Ciclotte Teckell in wengè.

E infine, - in contemporanea - Colonia (10-13 aprile) e Milano (7-13 aprile). Dalle sale della FIBO, la fiera tedesca di fitness e wellness, ai 16 padiglioni del Salone del Mobile, dove i modelli Ciclotte in esposizione hanno attirato l’attenzione dei visitatori provenienti da tutto il mondo - Russia, USA e Cina compresi - facendoci raggiungere il record personale di 1000 contatti raccolti tra designer, architetti e operatori del mondo dell’arredo, soprattutto stranieri.

Dall’esclusivo modello con finiture in wengé esposto allo stand Teckell, all’essenza pura di Ciclotte ONE Nohrd: sulle note dell’entusiasmo si conclude un periodo fieristico che ci ha permesso di incontrare clienti, buyer e appassionati. Prossime tappe del tour mondiale in autunno, tra le coste spagnole e i saloni nautici di Italia e Francia.

MULTI-formazione

In un periodo in cui le istituzioni della cultura e della ricerca sono sotto attacco, e la confusione dei mercati getta nell’allarmismo, è fondamentale dedicare del tempo alla crescita, alla costruzione di cultura e alla ricerca di nuove opportunità. E la formazione d’impresa è il punto di partenza per ottimizzare processi, strutture interne e output commerciali: dagli incontri di alfabetizzazione digitale rivolti alle aziende a percorsi più specifici e verticali, dall’introduzione agli strumenti di gestione ai percorsi one-to-one e alle collaborazioni con enti territoriali e università.

Al team product marketing di una grande azienda veneta del settore del cooling, MULTI ha messo a disposizione ben due Francesche: un percorso formativo e di affiancamento sul campo lungo 6 mesi, con lo scopo di stimolare e allenare il pensiero e l'analisi strategica nel team del product marketing, aiutando tutti e 13 i componenti a migliorare e rendere più chiari i propri output.

Gli obiettivi di questa formazione in affiancamento erano diversi: rafforzare le capacità di analisi del mercato migliorando le metodologie esistenti, trasferire strumenti per tradurre e sintetizzare in modo efficace le informazioni raccolte, approfondire attività di ascolto del mercato come dati di input alternativi per l’R&D, e creare un framework di raccolta, formalizzazione e condivisione scalabile e ripetibile per il futuro. Oltre all’analisi e alla strategia, anche flussi di lavoro e gestione delle risorse: ogni percorso di formazione può avere uno o più focus, l’importante è avere chiari gli obiettivi e valorizzare questi momenti come occasioni di crescita aziendale.

Un percorso di formazione non significa necessariamente fermarsi, ma può integrare l’autoanalisi e il miglioramento continuo nelle attività del day-by-day. Come accordare gli strumenti fra un brano e l’altro, per prepararsi alla prossima esecuzione.

Più che un incontro di formazione, un focus group vis-a-vis per offrire un supporto concreto al team, da parte delle nostre colleghe Francesca & Francesca.

Ghibli o non Ghibli? Questo è il dilemma

Responsabilità di ogni consulente formatore è, prima di tutto, porsi le giuste domande. Ovvero allenare il pensiero laterale senza scadere negli automatismi dell’operatività. Il “si è sempre fatto così” o “così fan tutti” oppure “tanto non cambia mai niente” sono tra i primi campanelli d’allarme di un approccio poco costruttivo, che generalizza senza considerare i fattori rilevanti o il contesto di riferimento. Una situazione che nelle ultime settimane abbiamo vissuto in prima persona – noi e tutto il mondo social – con un dilemma apparentemente innocuo, sicuramente leggero, ma decisamente virale.

La cosiddetta Ghiblification, ovvero la trasformazione, tramite AI, di immagini in fotogrammi che sembrano usciti da un film di Miyazaki – regista e fondatore del celebre Studio Ghibli. Foto ghiblificate del cugino di terzo grado alternate a versioni "anime" di politici e scene di cronaca: i meme hanno invaso tutti i feed, nessuno escluso.

Un trend che solleva un dilemma tanto estetico quanto etico: come conciliare l’entusiasmo per le creatività dell’AI generativa senza calpestare il diritto d’autore, il valore dell’opera e il lavoro intellettuale? Specialmente se avvalorato dalle dichiarazioni di sdegno e ferma contrarietà dell’autore. Ci troviamo ancora una volta a fare i conti con una rivoluzione già avvenuta, mentre il dibattito insegue a fatica le sue conseguenze. Ma forse la domanda più urgente è un’altra: ci stiamo davvero preparando a gestire tutto questo? Perché mentre ci divertiamo con l’AI generativa, siamo già entrati nella fase operativa.

Il vero rischio non è la fine del mondo, ma l’arrivo di un mondo per cui non ci siamo allenati. Un mondo dove i processi accelerano, i significati si appiattiscono, e chi resta fermo... rischia di restare fuori. Magari non ci serve un Totoro per salvarci. Ma un pensiero critico e collettivo, sì.

Esempio di “de-ghiblification” partendo dalla descrizione di una celebre scena de “Il mio vicino Totoro”.

Allenare alla leadership

Fatto trenta… facciamo trentuno! Il calendario MULTI 2025 è un attivatore di Futuri Possibili: ogni mese una scheda, ogni scheda una buona pratica per stimolare nuove prospettive ed evolvere verso futuri possibili e condivisi!

Il mese di aprile ci riporta ad un tema chiave e quanto mai attuale: allenare alla leadership oggi significa costruire anticorpi organizzativi contro l’instabilità del mondo esterno. È un investimento non solo sul capitale umano, ma sulla capacità dell’organizzazione di rimanere vitale, coerente e credibile nel tempo. 

E se quindi investissimo nel potenziale di ciascuno, creando un ambiente dove le persone possano esprimere al meglio le proprie capacità e aspirare a ruoli di maggiore responsabilità?

Non si tratta solo di formare manager, ma di coltivare una cultura organizzativa che riconosca e valorizzi il talento a tutti i livelli e promuova una leadership diffusa, abituando i team a prendere decisioni in contesti ambigui, rafforzando il pensiero strategico e la capacità di adattamento.

Cosa fare in concreto?

Ad esempio, partire dall’adozione di piccole pratiche d’impatto, come:

Promuovere una cultura del mentoring multi-direzionale (top-down, bottom-up, peer-to-peer) e del coaching per favorire la crescita professionale;

Incoraggiare la sperimentazione, l'assunzione di rischi e accettare l'errore come parte del processo di innovazione, adottando un “growth mindset”;

  • Favorire la collaborazione tra manager di diverse funzioni, diverse aziende e aree geografiche, per allargare le prospettive e condividere best practice.

Un vademecum di Futuri Possibili by MULTI.

Cosa aspetti?!

[SCARICA LA FANZINE]

E nella tua azienda, quali sono le piccole, grandi pratiche d’impatto per favorire e allenare alla leadership?

Raccontaci le best practice, le vostre sperimentazioni e i vostri consigli sul tema! Lasciaci il tuo contributo in forma anonima, diventerà propulsore per tutta la community!

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Cose che ci sono piaciute

Futuri Possibili… Out now! Dopo tanto parlare di Futuri Possibili, ecco che adesso Franco126 fa uscire l’album dedicato ai trent'anni di MULTI! Stiamo scherzando ovviamente, ma vogliamo pensare che non sia proprio una coincidenza… E se le aziende suonano come grandi orchestre, forse esiste un futuro possibile in cui una di loro farà un pezzo Indie con Franco126.

Il caffè da così … a Tablì! In occasione del Salone del Mobile 2025, Lavazza ha lanciato la sua nuovissima tab super-sottile e eco-sostenibile: Tablì, che si annuncia già con una rivoluzione. Un dischetto fatto di caffè al 100%, che elimina packaging, smaltimento delle capsule e sprechi, dimostrando che c’è sempre un modo diverso - e più sostenibile - per fare le cose. Per il lancio di Tablì - nelle tazze da Settembre 2025 - Lavazza ha fatto vivere a tutti i visitatori un'esperienza unica alla «Source of Pleasure»: un viaggio sensoriale per tornare al gusto autentico del caffè.

Small Soldiers: Starter Pack. Nelle ultime settimane, sui social spopolano gli “starter pack” creati con l’AI: ritratti in stile action figure che mixano archetipi, meme e visioni pop. Dall’Inferno dantesco alla racchetta di Sinner, il feed si è riempito di miniature iperrealistiche e identità digitali “imbambolate”. Un’operazione che sa di malinconia anni ’90, un po’ Small Soldiers, un po’ sogno da scaffale Toys Center: costruire l’action figure perfetta di sè stessi o addirittura dei propri idoli. Qui non ci siamo fatti remore e abbiamo realizzato la nostra prima action figure… dedicata a Giovanna! Dettagli altissimi, packaging d’autore e un solo difetto: non è ancora in vendita.

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