Tempo di cambiamenti. Nuove votazioni, nuove legislature, nuove relazioni. Eppure il nuovo porta con sé tutta l’ansia dell’ignoto, la paura del diverso, l’inquietudine del dubbio. Le elezioni le ha vinte il partito del non voto, con un abbondante 36% di astensionismo. La legislatura ad oggi stenta a partire. E le relazioni? Si incrinano, in politica, come nella vita o in azienda. Quello che registriamo è un generale senso di mancanza di fiducia. Quella fiducia che ci rende “affidabili” agli occhi dei nostri clienti, dei nostri colleghi, dei nostri collaboratori.
Abbiamo tutti la tendenza a definirci “partner” nei confronti dei nostri clienti e stakeholder. Ma qual è l’ultima volta che abbiamo parlato apertamente con loro, che ci siamo confidati, che abbiamo ascoltato le loro richieste prima di assalirli con la nostra vantaggiosissima offerta?
La fiducia moltiplica a parità di costo. Ricevere fiducia ci fa sentire apprezzati, valorizza il nostro impegno. Ma è tanto bello riceverla quanto difficile darla. Bisogna allenarsi a moltiplicarla e tenerla in costante scambio. Condividere di più, dimostrare apprezzamento, creare occasioni di apertura… amplifica il risultato. E quando la relazione diventa digitale, algoritmica, mediata da “platform”, bisogna ritornare alla sostanza, riattivare il lato personale, aggiungere un tocco umano.
La digitalizzazione salverà il mondo, certamente, ma l’experience lo renderà un posto piacevole in cui vivere. Basta avere Fede.
Un nuovo umanesimo digitale
Quanto di “human” c’è anche nel “digital” l’abbiamo scoperto la scorsa settimana a Milano, al convegno Top of Tech & Italian Excellence, dove il nostro team digital è andato ad esplorare le ultime novità. “Nuovo umanesimo digitale”, così hanno intitolato l’evento: un altro modo per dire che gli strumenti digitali devono essere il prolungamento delle menti dell’azienda. Social media management come customer service; raccolta e presentazione dei dati in un’ottica sempre più data driven; cultura dell’errore e set up del team come strategia di sviluppo… Giganti del fashion tech, startup diventate milionarie in pochi anni, imprenditori digitali geniali (e giovanissimi), tutti d’accordo su un tema: valorizzare l’esperienza umana, qualsiasi sia la tecnologia che la ospita.
Gli argomenti esplorati sono stati tantissimi, un oblò sul mare del web 3.0 e di come la capacità di adattarsi e reinventarsi al cambiamento sia la chiave per avere sempre il vento in poppa.
Il bello di dare l’anima
Dall’approccio collaborativo nascono grandi opportunità. Ne è un esempio la nostra consolidata partnership con ANIMA Confindustria Meccanica Varia, in qualità di Desk Europa per l’Internazionalizzazione, per cui abbiamo sviluppato un percorso formativo chiamato Successo sui mercati esteri: una questione di metodo. Tre puntate di due ore ciascuna dedicate all’individuare mercati e opportunità (lezione 1), dare valore al brand come vantaggio competitivo (lezione 2) e sviluppare lead, prospect e clienti (lezione 3). Un lavoro di squadra che ha visto 6 consulenti MULTI impegnate a distillare, sintetizzare e trasmettere conoscenze ed esperienze maturate con le nostre aziende, nell’ottica di fare cultura di impresa e aiutare con metodi applicativi le PMI ad approcciare proattivamente i mercati esteri e rafforzare il proprio business.
La formazione richiede competenza, ma anche preparazione, chiarezza ed efficienza. È un momento fondamentale per rafforzare la solidità d’impresa e stimolare la contaminazione positiva di idee verso l’innovazione e la crescita. Sia per chi la formazione la segue, che per chi la conduce.
Tagliare il traguardo e non smettere di correre
Un’altra collaborazione che da anni ci accompagna è quella con Xylexpo, la fiera biennale mondiale delle tecnologie per la lavorazione del legno e dei componenti per l'industria del mobile, che si è tenuta a Fieramilano Rho la scorsa settimana. Oltre ad aver supportato la presenza in fiera di alcuni nostri clienti, per la fiera stessa abbiamo curato non solo la vendita di spazi espositivi verso il mercato estero (Germania, Austria, Svizzera e Francia), ma anche supportato la partecipazione degli espositori stranieri facilitando la comunicazione con l’organizzatore fieristico. I risultati portati quest’anno da soli potrebbero già parlare chiaro: 7 nuovi espositori per 230 metri quadrati di esposizione totali.
Quello che i numeri non raccontano però, è la capacità di andare oltre, di “percorrere l’ultimo miglio” e di mettere a disposizione le nostre competenze e il nostro human touch per connettere i puntini tra clienti italiani, espositori esteri, ente organizzatore... cioè persone. E il disegno che ne emerge è un grande smile!
PMI, ovvero Pazienti in un Mondo Idilliaco
La capacità di guardare oltre, di spingerci sempre un passo avanti, oltre i nostri confini, ci ha portato in Svizzera in effetti, presso una bellissima realtà con cui sentiamo di condividere lo stesso spirito assistenziale: la Clinica Hildebrand, centro di riabilitazione di Brissago, in Canton Ticino. Una struttura all’avanguardia, con un panorama invidiabile sul Lago Maggiore. Li abbiamo aiutati a presentarsi a strutture cliniche lombarde per partnership in percorsi di riabilitazione post-operatoria, valorizzando i loro punti di forza con brochure, presentazioni, piani social. Il tutto in preparazione all’evento con cui si racconteranno ai potenziali partner, il prossimo 26 ottobre a Milano.
Oltre i macchinari di ultima generazione, gli spazi all’avanguardia, le professionalità mediche e tecniche, il nostro supporto è servito per far emergere il cuore della Clinica: la capacità di vedere il paziente come una persona, nella sua interezza e complessità, e non come un caso clinico.
Il bello di dare voce
È nato il primo branded podcast made in MULTI! Si chiama MONOLITI – Dialoghi sull’innovazione d’impresa, un progetto editoriale realizzato per Telmotor. Il palinsesto tratta di cybersecurity industriale, manutenzione predittiva, efficientamento energetico e smart building, ma è destinato ad ampliare i suoi orizzonti. Un lavoro avviato prima dell’estate che ha coinvolto un team di 10 persone in MULTI, più diversi collaboratori esterni e la disponibilità di figure di elevato profilo come Gabriele Faggioli del CLUSIT, Marco Taisch del MADE Competence Center Industria 4.0, e molti altri. Il podcast, condotto dalla giornalista e divulgatrice Nicoletta Boldrini (Tech4future), offre un taglio molto concreto su temi di innovazione legati alle imprese b2b che spesso si sentono escluse o poco coinvolte nel processo di trasformazione digitale del sistema Paese. Con MONOLITI dimostriamo il contrario. Qui il canale Spotify!
A volte per dare voce a persone, imprese o ad un Paese che sente di essere stanco e non aver nulla da dire, è sufficiente stargli vicino, motivarlo e dargli fiducia. E al momento giusto, quando pronto, accendere il microfono. Tutto il resto è meraviglia.
Cose che ci sono piaciute
Nobel alla letteratura ad Annie Ernaux: scrittrice francese classe 1940, premiata "per il coraggio e l'acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”. Nel suo capolavoro, Gli Anni, Annie Ernaux “ha rivelato l’agonia dell’esperienza di classe e descrivendone la vergogna, l’umiliazione, la gelosia o l’incapacità di vedere chi si è, ha realizzato qualcosa di ammirevole e duraturo”. Un riconoscimento quanto mai adatto in un periodo in cui la battaglia per la libertà vive non solo di grandi ideali, ma anche di piccoli gesti.
DALL-E, la generazione di concept visual con l’Intelligenza Artificiale: è un tool che abbiamo testato nei mesi scorsi, un primo sguardo verso prospettive future dalle potenzialità enormi. Si tratta di un algoritmo che a partire da una descrizione scritta, combina elementi grafici dall’internet e ne genera una serie originale di immagini. Più è fantasiosa la descrizione, più l’algoritmo impara a creare immagini. Un giorno sarà in grado di costruire mondi probabilmente. Per ora ci limitiamo a un orso che danza nello spazio in un’atmosfera cyberpunk.