A.I. confini della realtà
“Ehi MULTI-AI. Scrivi l’intro di questa Tumulti. Per farlo puoi attingere dalle iniziative che hai vissuto nell’ultimo mese. Crea un nesso logico e originale tra i progetti conclusi, le condivisioni interne, le segnalazioni dei clienti. Cita notizie del mercato e di attualità. Leggi, ascolta, guarda. Vivi MULTI.”
Cominciamo questo numero con la stessa provocazione lanciata al nostro evento MULTI30, lo scorso venerdì 18 ottobre. In quel caso, per generare una video sigla sui 30 anni di storia. O un’immagine di Alice in moto. O per una canzone ispirata all’evento stesso. O ancora per scrivere questa newsletter, parlare in questo podcast. La verità è che non esiste ancora tecnologia così avanzata da emularci. Non ancora per lo meno.
Ci sta provando Sam Altman, CEO di OpenAI (la società dietro ChatGPT per intenderci) con la realizzazione di una AGI – intelligenza artificiale generale – ovvero un super modello di AI autonomo, più intelligente di un essere umano. Ignorando qualsiasi monito di quasi 100 anni di fantascienza distopica, da Isaac Asimov a Philip K. Dick, da Ai confini della realtà a Black Mirror.
Evidentemente Altman non leggeva la collana Urania da ragazzo. Per fortuna la soluzione ce la offre lui stesso con World, un progetto di identificazione globale per distinguere gli umani dai bot in un prossimo futuro invaso da AI in ogni ambito. Un inquietante orb capace di scansionare l’iride, non così distante dal celebre HAL 9000 di Kubrick. Ironia del nome, un “orb” per vederci chiaro. Ironia del progresso, la volontà di emulare l’essere umano per poi non saperlo più riconoscere.
Cos’ha a che fare dunque questa lunga premessa con il racconto del nostro evento? Tutto è coerente se parte da una riflessione ed è legata da un senso. Qualsiasi tecnica o tecnologia è futile se puntiamo solo alla qualità dell’output, senza partire dalla qualità dell’input.
Abbiamo cominciato con una elegia in polaroid e concluso con la matrice dei futuri possibili. Regalato emozioni e riflessioni di valore. Abbiamo tanto sperimentato con l’AI quanto creato esperienze fisiche. Giocato con l’equalizzatore e sorpreso con gli ottoni. Alternato il digitale al cartaceo. Il design e l’editoria. Il peso della parola (con i Cromi di Bruno Rota) e la sua leggerezza (con la registrazione del live podcast). Tutto per regalare un momento di festa e di ispirazione per il futuro. Se non è MULTI questa!
Il roccolo del tempo ritrovato
Ma facciamo un passo indietro. Per l’esattezza un mese indietro, il 20 settembre, quando con tutte le colleghe e i colleghi ci siamo ritrovati al roccolo di Clusone, il nostro osservatorio MULTI, avamposto di formazione, per condividere il percorso dei Futuri Possibili – Ecosistemi condivisi. Un progetto studiato per i nostri clienti e prospect, attivato con i partner e gli stakeholder, ricco di iniziative. Una piattaforma digitale di contenuti di approfondimento, una giornata di executive workshop con aziende selezionate, una restituzione durante la festa. Perché aggiungere anche la giornata con gli interni? 45 persone per 8 ore, con che valore di ritorno?
Identificare un target è necessario per ogni strategia. Ma è fondamentale non perdere nessuna occasione di vita dell’azienda per consolidare il rapporto anche con il proprio team, potendolo ingaggiare a diversi livelli, con diversi obiettivi.
Una condivisione agli interni per un obiettivo formativo in primis, ma anche per rafforzare il nostro impegno nella direzione della cultura d’impresa. Partendo da noi, dunque. Una giornata di contaminazione, formazione e crescita attraverso brainstorming e tavoli di lavoro guidati proprio dal nostro comitato scientifico, autori delle 4 verticali tematiche: persone, innovazione, mercati, sostenibilità.
Momenti di scambio mai unidirezionali, che innescano riflessioni e arricchiscono lo sguardo, per adottare multi-prospettive, favorire il miglioramento continuo e proiettare a nuove opportunità.
Queste tappe ci hanno permesso di giungere all’importante appuntamento dello scorso venerdì 18 ottobre in maniera coesa e allineata, rafforzando l’efficacia dei contenuti condivisi con sguardi autentici e concreti. Che valore dare a questo obiettivo? 360 ore di formazione, dato aggregato. E uno sguardo a 360° che rafforza il nostro posizionamento reputazionale.
Futuri condivisi
Reputazione, competenza, autorevolezza. Trasmettere la propria esperienza multidisciplinare e consolidata, va oltre la sola conoscenza: incontra la cura del contenuto, l’attenzione alla forma e l’accuratezza della narrazione. Se a questo aggiungiamo l’ingrediente “segreto” della partecipazione diffusa facciamo la vera magia. O almeno, per noi l’evento di venerdì è stato magico.
Tutto merito della conduzione, che ha guidato il flusso del racconto nelle 2 ore di plenaria e moderato i 12 interventi di 20 persone in scaletta… E invece no! Abbiamo scelto la via più difficile dell’autogestione, con un alternarsi dinamico di speech, video, scenette e intermezzi musicali per dare ritmo al tutto, senza il coinvolgimento di mediazioni esterne.
Affidare il palco solo a speaker professionisti sarebbe stato indubbiamente più semplice. Ma abbiamo scelto di dare voce e volto alle persone di MULTI, assumendoci il carico di tutta la preparazione richiesta, non scontata. Guidare i flussi garantendo la libertà di espressione di ogni referente, senza imporre, ma allineando e condividendo, in un processo di iterazione continua per ottenere un contenuto autentico, sin dal format.
E così sono nati gli interventi del comitato MULTI che ha raccontato, attraverso pièce e dialoghi incalzanti, la propria esperienza e prospettiva rispetto ai 4 driver di cambiamento per le aziende, infine raccolti e rilanciati in un’ottica costruttiva.
Una metodologia per guidare le organizzazioni all’interno di queste evoluzioni. Una matrice che incrocia i quattro temi, con quattro leve strategiche d’azione: Cultura, Struttura, Misurazione e Partecipazione.
Un framework per guidare i flussi gestionali quotidiani verso il futuro, partendo dal presupposto semplice ma potente, che non è più possibile affrontare le sfide aziendali in modo frammentato.
Quattro leve, sedici incroci, che vanno scoperti uno ad uno sapendo che racchiudono azioni concrete e d’impatto. E poi otto “cortocircuiti” elaborati insieme ai partner Logotel, sintetizzando nuovi approcci e pratiche concrete, applicabili e sperimentabili. Un’esperienza immersiva tra questi ingredienti di valore per costruire la propria fanzine e portarsi a casa la definizione del proprio futuro possibile!
PMI… ovvero Presentare Modelli Iconici
Insieme ai 30 anni di MULTI abbiamo celebrato anche il lancio della nuova Essential collection della nostra Ciclotte con un nuovissimo sito web e uno spazio dedicato all’interno del percorso MULTI Experience. Una linea più accessibile, pensata per le palestre, gli alberghi e gli appassionati di design e prodotta da MULTI-DESIGN in collaborazione con NOHRD™.
Dal dialogo con uno dei nostri competitor sono nati tre diversi modelli - Ciclotte One, Ciclotte NOHRD e Ciclotte One Pirelli. Una collaborazione internazionale che apre nuovi mercati ai due brand, regalando un’esperienza di allenamento unica.
Il lancio della nuova linea è stato un vero successo, con ospiti e visitatori che hanno potuto provare il nuovo modello, utilizzare il suo nuovissimo schermo LED e provare l’esperienza di un allenamento immersivo grazie a Kinomap. Siamo partiti dall’iconico cerchio della Ciclotte per dargli nuova vita, con un modello appena nato, ma già pronto a rivoluzionare il mercato dell’home fitness. Buon allenamento!
Le MULTI anime che non ti aspetti
All’interno delle sale di Kilometro Rosso abbiamo costruito diverse esperienze interattive per scoprire i tanti mondi MULTI, che ne caratterizzano e influenzano positivamente l’approccio: dall’idea al contenuto alla forma, arrivando alle persone. L’anima editoriale, l’anima del design.
Ma il design in MULTI non si esaurisce con un giro di pedali. A bordo dell'abitacolo di Munari abbiamo creato una “MULTI Ufficina”, raccogliendo oggetti e cimeli rappresentativi della nostra storia e identità: dall’uovo simbolo dei primi 20 anni, al libro Le Fabbriche Pensanti, dal Premio Women Value Company alla valigetta rossa di Manzù, tutto descritto a parole nostre.
E le parole erano protagoniste anche dell’allestimento omaggio a Bruno Rota, designer bergamasco e amico di MULTI fin dalla sua nascita. L’alfabeto dei Cromi ha trovato collocazione su una grande pergamena: caratteri pesanti come macigni che trovano matericità fuori dalla carta, da comporre liberamente, ma che obbligano ad una scelta attenta, occasione rara nell’epoca del fast writing.
Infine la cabina regia dove abbiamo allestito una vera e propria sala di registrazione per un live podcast. Tanti interventi registrati che trovano spazio (o tempo, più correttamente) in un episodio speciale che potrete presto ascoltare su questo canale!
Infine i ringraziamenti. Quelli che suonano scontati dopo la celebrazione vera e propria, ma che rappresentano il cuore delle nostre relazioni. Semplicemente grazie. Siamo felici di condividere questo viaggio insieme, ovunque ci porti, al riparo dalle intemperie, verso nuove prospettive di valore.
Cose che ci sono piaciute
E a proposito di compleanni. Insieme a MULTI, nell’ultimo mese abbiamo partecipato anche alla festa per i 25 anni di ML Engraving, azienda bergamasca che si occupa di lavorazioni superficiali dei metalli. A spegnere le candeline, insieme alla dirigenza e ai collaboratori, c’erano le nostre Silvia, Annalisa, Giulia e Ilaria, che negli ultimi anni hanno lavorato insieme all’azienda per lo sviluppo delle vendite in diversi Paesi. Un anniversario importante, che ci ha ricordato ancora una volta quanto sia bello sentirsi a casa anche nelle nostre aziende clienti!
Abbracci e Abramović. Lo scorso 14 settembre, alcuni MULTI hanno avuto l’occasione di assistere alla presentazione della mostra di Marina Abramović “Between breath and fire”, in programma allo spazio Gres Art 671 di Bergamo fino a febbraio 2025. Un incontro denso, in cui l’artista è riuscita a creare un dialogo vero con il pubblico, facendo piangere, riflettere, emozionare. La performance che ci ha rapito il cuore, però, è stata quella della nostra Elena, che è salita sul palco con la sua tesi di laurea dedicata all’artista performativa serba. Un abbraccio sincero, una firma sul documento di tesi e una richiesta speciale della Abramović: “me la mandi, la leggerò con piacere”.
Il sound della festa. Non potevamo concludere questo numero senza condividere la traccia generata durante l’evento MULTI30. Le parole sono nostre, ma la musica è tutta artificiale. Con il 43% di share, ha vinto il genere Pop anni ‘90 con una menzione speciale al Rock alternativo anni ‘80 e la House-dance anni ‘10. Le parole più condivise sono state: energia, Giovanna, entusiasmo, emozione, innovazione, coinvolgente, community/comunità, ispirazione. Perciò, regalo finale… eccovi una piccola playlist di canzoni generate dall’AI e scelte dalla redazione! Ascoltale qui!