1964, riunione americana della General Electric. Una platea di uomini ed una sola donna, in prima fila, tanto che gli oratori si abituano a esordire con un “Marisa and gentlemen”. Quella donna si chiama Marisa Bellisario ed è la prima donna manager d’Italia. Il resto della sua storia la trovate qui.
Partiamo con Marisa Bellisario perché la Fondazione a lei intitolata e Intesa Sanpaolo, lo scorso 10 giugno, in occasione della 34^ edizione del Premio Marisa Bellisario, hanno consegnato il Premio Women Value Company a 2 PMI tra le quasi 800 candidate. Una delle due è stata, con grande onore, la nostra MULTI. A cogliere il premio, una mela d’oro, la nostra Giovanna Ricuperati, di cui potrete vedere l’emozione su Raiuno il prossimo 18 giugno in seconda serata.
“Agli occhi di una ventenne, vedere l’immagine sui giornali, in tv, di quella donna elegantissima, davanti a tanti uomini, coi capelli corti, senza paura… era un’ispirazione potentissima.” Noi ci auguriamo che lo stesso effetto possa farlo questo riconoscimento, meritato e inatteso, alle ventenni di oggi.
La normalità delle eccezioni
Siamo convinti che solo l’equilibrio e il mix di genere possa fare la differenza. Per questo ci chiediamo, c’è ancora bisogno di celebrare le donne d’impresa? Sì, senza dubbio. E non perché sono “anta, senza figli e lavorano h24”, come la spiacevole uscita di Elisabetta Franchi di qualche settimana fa, ma perché finché esisterà una disparità di opportunità, la minoranza deve essere riconosciuta, deve essere celebrata e, soprattutto, deve trascinare. Se poi serve a mobilitare gli investimenti (con un plafond da 500 milioni di euro), tanto meglio.
Non c’è nulla di più naturale del voler fare bene il proprio lavoro, portando del bene ai clienti, stando bene in azienda. Ma se ti premiano per questo, allora è importante comunicarlo, perché sia di ispirazione per qualcun altro.
Noi l’ispirazione l’abbiamo trovata nelle donne eccezionali presenti quella sera. A partire da Lella Golfo (prima firmataria della legge per le quote di genere in Italia nel 2011), presidente della Fondazione Marisa Bellisario, al ministro Marta Cartabia, Elisabetta Belloni dei servizi segreti, Veronica Squinzi AD del Gruppo Mapei, Mareya Bashir ex procuratrice generale in Afghanistan e l’elenco continua a lungo. Donne con la tenace volontà di lasciare il segno, senza personalismi, ma nella genuina credibilità di chi è impegnato nel fare prima che dimostrarlo.
L’eccezione nella normalità: il caso IVS
Prendere consapevolezza del contesto attorno a sé che si è costruito nel tempo non è facile quando si è immersi nella quotidianità del fare. Eppure valorizzare le reciprocità, evidenziare la singolarità della pluralità, mettere a fattor comune, diventa un’occasione imperdibile per creare sinergie che vanno oltre le diffidenze, oltre le opposizioni apparenti tra competitor, rivelando al contrario grandi opportunità. Come accade all’interno di una filiera, più raramente tra i diversi attori di uno stesso distretto produttivo.
Da questa intuizione di MULTI e Confindustria BG, 10 anni fa, è nata IVS, International Valve Summit, manifestazione internazionale a cadenza biennale dedicata alle tecnologie delle valvole industriali e alle soluzioni di flow control.
Si è da poco conclusa la quarta edizione, che ha visto 12mila visitatori da più di 60 Paesi e oltre 300 aziende espositrici. Un evento di enorme portata, testimone non solo della forza del nostro tessuto industriale, ma anche della qualità dell’accoglienza locale, fatta di cibo, di paesaggio, di sport e di cultura. Un’iniezione di vitalità all’intera città di Bergamo, a partire dalla valorizzazione di un comparto unico al mondo, tutto italiano, che dall’Oil&Gas ora si affaccia all’idrogeno.
Le micro-esistenze creano ecosistemi
Mettere in condivisione la forza di ogni singola azienda valorizza tutti. La complessità sta nel trovare connessioni tra imprese, unire i puntini, per scoprire un unico e grande disegno che le accomuni: creando nuovo valore nel proprio settore o territorio. È proprio dall’unione di queste corrispondenze che nascono i distretti, minimondi composti da expertise iper-specializzate in grado di attrarre pubblico, muovere prospect.
Come successo tra Bergamo e Brescia nell’imminente liaison che le vedrà celebrare insieme la Capitale della Cultura 2023. Due città storicamente rivali, due città “murarie” che provano ad abbattere le storiche barriere e valorizzare il proprio patrimonio in maniera sinergica.
Si tratta di identificare distretti sui quali investire per dare vita a ecosistemi a prova di futuro. Un tema più che attuale che può collegarsi al tema dei distretti sociali raccontati da Aldo Bonomi in Aaster, dove il progresso riparte da nuove forme di convivenza e tracce di comunità con l’obiettivo di “ricostruire memoria delle virtù civiche, ma partendo dalla coscienza di luogo per guardare e mettersi dentro l’altrove del non ancora che viene avanti.” O, più semplicemente, dare valore a ciò che c’è, ma non si vede.
PMI, ovvero il Polo della Microfusione Italiana
Abbiamo assistito in prima persona a un esempio di collaborazione interna a una filiera per salvare un’eccellenza del Made in Italy. GFM, un nostro cliente specializzato in componenti meccanici di precisione, a capo di una supply chain di altissima qualità, è intervenuto insieme al Gruppo Cividale, uno dei principali produttori europei nel settore della fonderia di acciaio, alluminio e ghisa e nel settore della forgiatura, per rilevare ATS Microcast, storica azienda bolognese fallita a novembre 2020. Sotto il nome di ATS Microfusione, l’azienda rilancia oggi il proprio know-how nella tecnologia di microfusione a cera persa per la produzione di componenti meccanici a disegno in acciaio, alluminio e leghe speciali. Si presenta, grazie al lavoro del nostro team Comunicazione, con un nuovo sito e un’immagine coordinata rinnovata, dalla company profile agli stand fieristici.
Next stop: Spagna (con l’export nelle ossa)
E torniamo in Emilia Romagna per parlare di G21, azienda specializzata nel campo dei biomateriali e delle procedure per il consolidamento vertebrale e il ripristino della funzionalità articolare. In due parole: cemento osseo. Il team Export di MULTI si è occupato di cercare nuovi distributori in Europa, dalla Romania alla Germania passando per Grecia, Polonia e Spagna. La più grande soddisfazione è stata percorrere questo inter-rail europeo con un bagaglio di competenze, dei contatti-guida e qualche coincidenza presa al momento giusto che ci ha permesso di portare al cliente 5 richieste d’offerta, 10 appuntamenti live/videochiamata e una collaborazione avviata con un importante distributore spagnolo attivo nelle principali strutture ospedaliere del Paese e con multinazionali leader nel settore medicale.
Il design incontra la prefabbricazione
Parlando di un altro tipo di cemento, a seguito della recente acquisizione di Magnetti Building da parte di Gruppo Grigolin, celebriamo l’ottima riuscita di un entusiasmante progetto che ci ha visti proseguire la collaborazione insieme. Mentre al Salone del Mobile portavamo la nostra Ciclotte, al Fuorisalone mettevamo in mostra la prefabbricazione con un’installazione immersiva realizzata a Superstudio. Il collegamento è presto detto: il restauro del Teatro Donizetti si è trasformato in un visual storytelling prospettico che ci porta dentro il processo di progettazione di una grande opera architettonica. Un ringraziamento speciale a Thomas Arrigoni per il suo entusiasmo stimolante e mai scontato. Qui il video!
Mele d’oro, distretti, micro-esistenze e microfusioni. Bergamo-Brescia. Il cemento nelle ossa e quello nel design. Non esistono puntini troppo lontani da unire se sei capace di trovare i punti che stanno nel mezzo.
Cose che ci sono piaciute
Naturalmente la nostra mela d’oro! Abbiamo pensato a lungo al suo significato. Che sia il pomo della discordia, usato dalla dea Eris per far ingelosire le dee dell’Olimpo su chi fosse la più bella? No di certo, fine drammatica! Che sia il frutto del giardino delle Esperidi, colto dalla dea Atalanta (ogni riferimento bergamasco è puramente casuale) durante una gara di corsa? Una piccola sosta, prima di tornare alla quotidianità? È sensato. O forse un riferimento alle antiche scritture, dove le mele d’oro diventano similitudine di buone parole dette al momento opportuno? Chi lo sa. A qualcuno è venuto in mente persino il Burlapom d’Oro di Premolo!
Casa MULTI in ristrutturazione. Le pulizie di primavera si sono fatte attendere, ma finalmente abbiamo messo in cantiere un piccolo restyling della casa MULTI. Giusto una sistemata per aggiungere le new entries, sostituire chi ha cambiato casa, cambiare qualche arredo, inserire nuovi dettagli… insomma ci siamo lasciati prendere la mano. Tra prove outfit e cambio trucco, sistemare casa è sempre divertente!