Apriamo il 2022 con tanti pensieri, tanta energia, qualche preoccupazione e la speranza di poter cambiare le cose. Il senso del teatro è proprio quello di farci uscire diversi da come siamo entrati. Portare in scena ciò che siamo, mettere a nudo i nostri segreti, i nostri sogni e turbamenti, e magari scoprire che i veri problemi sono altri e che i pensieri che riteniamo più oscuri sono semplici agli occhi degli altri.
Abbiamo scelto il neo restaurato Teatro Donizetti come luogo dove festeggiare l’apertura del nuovo anno, più che la chiusura di quello vecchio (qui il video dell’evento). Sia perché il Teatro ci vedrà in prima linea nella gestione degli eventi 2022, insieme al Teatro Sociale, ma soprattutto per un messaggio di rinascita e ripartenza. Il Teatro ci invita a tornare all’azione, a metterci la faccia, ad alzare la voce e a raccontarci… e noi vi invitiamo a calcare il palco insieme.
Incontri attesi, riusciti, mancati… reinventati!
Con la pandemia abbiamo imparato a trasformare in occasioni sia gli incontri riusciti che quelli mancati. Riusciti come l’anniversario di un nostro cliente del settore gomma plastica, svoltasi magnificamente in presenza con tutte le accortezze e precauzioni anti-Covid. Mancati come l’evento natalizio di un altro nostro cliente, annullato la mattina stessa, che si è rivelato per noi una sfida di crisis management. In 30 minuti di telefonate abbiamo messo a posto tutti i tasselli: location disdetta, fornitori avvisati, hotel e trasporti annullati, allestimenti portati in azienda e riadattati, fotografo mandato in azienda per registrare un messaggio di spiegazione dall’AD, catering per 150 persone dirottato a una comunità di recupero. Un piccolo gesto, ma per loro il Natale è arrivato un po’ prima.
E alla fine, nel rammarico una piccola soddisfazione: il cliente ci dice “Come siete stati bravi a montare, siete stati bravi anche a smontare”. Restiamo in attesa della prossima buona occasione… per montare tutto di nuovo!
Innovare, sempre e comunque: il caso Telmotor
Spesso capita di confondere l’innovazione con lo sviluppo di nuove tecnologie, nuovi prodotti o servizi, come se fosse legata al “cosa produciamo”. Innovazione invece è anche agire in maniera nuova, è questione di approccio, di “saper essere”, in ogni ambito.
Questo lo spunto ricevuto da Telmotor per la realizzazione dell’annuale convention di fine anno. Un evento immersivo in live streaming in cui mixare situazioni on stage con contributi preregistrati, in cui fossero presenti gli AD, ma dando spazio anche a dipendenti e responsabili delle diverse filiali, con l’intervento esterno di un esperto di innovazione, ma senza tralasciare la storia e il messaggio human, con un cortometraggio a corollario …
E via! Siamo partiti dal concept e scaletta contenuti, interviste e scrittura, poi fornitori, location, set design tecnologico, allestimento e arredi, contributi grafici e video, prove tecniche, inviti e landing page, organizzazione shooting e regia streaming… Benvenuta innovazione!
Raccontarsi attraverso progetti editoriali innovativi
Certo, con luci robotizzate, video proiezioni hi-tech e ledwall di ultima generazione è facile parlare di innovazione… Ma come detto sopra, innovazione è “approccio nuovo alle cose”. Anche la carta stampata può essere veicolo di innovazione. Una brossura filo refe a vista, una carta uso mano, una Fedrigoni 100% riciclata, un layout accattivante dove storia e futuro possano intrecciarsi con gli argomenti più disparati. E poi il nostro caro content. Contributi preziosi in cui parlare di transizione energetica, industry 4.0, cultura della sostenibilità, design della luce… il tutto accompagnato dal profumo della cellulosa. L’innovazione si tocca con mano.
Nota dell’editore: a chi pensa che la carta stampata sia cosa passata consigliamo un giro su Frab’s Magazine, un’edicola virtuale di magazine reali, dedicata al meglio del meglio dell’editoria indipendente. Una cura dell’estetica e del contenuto da far invidia a qualsiasi blog. Qui l’intervista alla curatrice!
Incroci che aprono a nuove… piste
E poi ci sono volte in cui il racconto di sé diventa complicato, sommario, incompleto. Perché non farlo assieme ai partner? Lo abbiamo sperimentato nei mesi scorsi, con una iniziativa cross brand straordinaria. Da una parte RadiciGroup, produttore a livello internazionale di poliammidi, fibre sintetiche e tecnopolimeri. Dall’altra DKB, eccellenza nell’abbigliamento tecnico sportivo del territorio bergamasco. In mezzo Sci Club RadiciGroup, uno dei più importanti club sportivi a livello nazionale e internazionale. Il progetto, nato da un’idea apparentemente irrealizzabile, ha dato vita alla prima tuta da sci riciclata e riciclabile, progettata a km0 e pensata per inserirsi in un processo totalmente circolare. E ad indossarla come ambassador gli atleti e i preparatori dello Sci Club RadiciGroup, con i quali abbiamo realizzato una campagna ADV per raccontare la loro passione per lo sport e l’agonismo, il loro legame con il territorio e il loro impegno per l’ambiente.
L’importanza di capire quando tornare a raccontarsi
Ci sono momenti invece in cui prima di cercare incroci e nuove strade, è importante fermarsi, chiedersi chi siamo, ma soprattutto come ci vedono gli altri. La bussola del marketing è una guida per scoprire dove sta andando il nostro mercato e come si sta muovendo per ritrovare la rotta e presentare al meglio le proprie competenze e know-how. È il caso di una nostra azienda specializzata nella progettazione di soluzioni integrate per l’automazione della lavorazione a freddo della lamiera. Per anni non hanno avuto bisogno di raccontarsi, le vendite andavano da sole. Oggi hanno riscoperto l'importanza di parlare delle loro macchine, della loro competenza e consulenza. Il marketing ha mostrato la via e la comunicazione ha iniziato a percorrerla: nuovo sito, brochure, piano DEM e a breve anche i social.
Quando spegni la macchina del marketing, puoi andare avanti per un po’, ma la spinta non durerà in eterno. Se poi hai la visuale della comunicazione oscurata, meglio incrociare le dita e che il mercato ce la mandi buona.
Cose che ci sono piaciute
l digitale arriva anche in cucina! Nella cittadina belga di Gand la passione per i nuovi ingredienti esiste sin dal tardo Medioevo, quando era protagonista di importanti commerci di spezie esotiche. Oggi continua il suo viaggio alla scoperta di nuovi sapori con la start up Foodpairing che sta portando ulteriori novità nel settore, catalogando e permettendo di accoppiare in modo innovativo e originale gli alimenti. Alla guida di questa innovazione c'è Bernard Lahousse, bioingegnere di cui è disponibile un interessante intervento sul Sole 24 Ore.
L’insostenibile leggerezza dei Bitcoin. Se i Bitcoin fossero uno Stato, il loro consumo di energia si collocherebbe tra quello dell’Ucraina e quello dell’Egitto (qui un confronto interessante dell’Università di Cambridge). Questo perché il “mining”, l’attività di scavo per crearli, passa attraverso puzzle crittografici estremamente complessi. Tanto complessi da richiedere computer avanzati e ingenti quantità di energia per risolverli. Tanto ingenti da mettere in crisi un’economia e innescare tumulti dai risvolti drammatici, come in Kazakistan. Ma c’è ancora qualche speranza: c’è chi ipotizza di premiare le transazioni green o addirittura chi ritiene che saranno proprio i Bitcoin a guidare la transizione verso le fonti rinnovabili (qui un articolo di approfondimento).
“Amo gli inizi e ognuno ha i propri vizi, la primavera arriverà” canta Jovanotti nel suo nuovo singolo La Primavera. Sonorità anni ‘80 e una dedica a Battiato in questo brano interamente girato al Teatro Grande di Brescia (qui la notizia e qui il video). È uno strano cortocircuito quello che ogni tanto ci avvicina a Jovanotti. Ci uniamo a lui per celebrare i nuovi inizi, credere in un 2022 pieno di speranza, cambiamenti e rivoluzioni. Per quanto possa essere lungo l’inverno, alla fine la primavera arriverà.
