Nr. 10 | Novembre 2021

Tecnologie integrate, interattive, inclusive

5' di lettura

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Questo mese avremmo voluto parlarvi di innovazione. Nuovi canali, nuovi strumenti, nuove modalità di connetterci al mondo. Avremmo potuto parlarvi di tecnologie integrate come il compositing e la motion capture per ricreare il mondo attorno a noi (magari guardandovi questo dietro le quinte). Oppure di NFT e di come l’interazione reale-virtuale stia rivoluzionando il mondo dell’arte e del fashion. O ancora di soluzioni tecnologiche inclusive (come questa protesi in stile Ironman per cambiare la percezione dei bambini senza arti, da handicap a superpotere), perché oltre le performance c’è sempre un contesto di cui tener conto.

La verità è che siamo nostalgici e ci piace guardarci indietro. E scoprire che in fondo, di fronte a noi, non c’è nulla di così nuovo. Tutto si stratifica, sedimenta e infine torna. A ben vedere ogni innovazione poggia “sulle spalle dei giganti” che l’hanno preceduta, come ci ricorda la nostra illustrazione di novembre.

Il vecchio incontra il nuovo

Parliamo quindi di incontri. Dopotutto, i racconti più belli nascono proprio dall’incontro tra chi ha fame di storie e chi ce l’ha una storia da raccontare. Come quello che avviene nel cortometraggio che stiamo girando per un nostro cliente, dove la storia dell’azienda diventa lo stimolo per l’innovazione di domani. Oppure gli eventi “phygital” che stiamo realizzando in questi ultimi mesi. Phygital perché ormai la dimensione fisica e digitale si incrociano fino a diventare un tutt’uno. Lo abbiamo sperimentato recentemente con un evento a Kilometro Rosso in cui abbiamo connesso i direttori di 3 aziende di un gruppo internazionale, a digiuno da fiere e incontri in presenza da quasi due anni, con tutti i loro clienti in oltre 60 Paesi del mondo, in una doppia diretta streaming per coprire tutti i fusi orari.

A proposito di incontri, anche il luogo d’incontro è strategico, specialmente se serve a fare rete, a creare connessioni positive. Sempre a Kilometro Rosso si è svolta il mese scorso l’inaugurazione della nuova sede di Confindustria Bergamo (qui la notizia). Cerca la presenza femminile... che classe!

Il reale incontra il virtuale

Arriviamo da un 2020 in cui le occasioni di incontro erano tutte migrate sul web. Quest’anno, come previsto, abbiamo sperimentato un nuovo equilibrio in atto, un mix di occasioni fisiche e virtuali che convivono dando valore l’una all’altra. Oltre agli eventi e alle fiere (di cui abbiamo parlato il mese scorso), sono tanti gli ambiti in cui incontri fisici e virtuali vanno a braccetto. Come i flagship store oggi di moda tra i grandi player dell’abbigliamento o della tecnologia. Nike, ad esempio, sta aprendo centri sportivi per allargare l’esperienza sportiva all’attività fisica, non solo di vendita, ma allo stesso tempo ha registrato i suoi marchi per utilizzo virtuale (qui la notizia). Oppure Facebook e il suo rebranding in Meta (qui la notizia), a proposito in incontri, per creare un metaverso di contenuti e servizi, ma non rinuncia alla presenza territoriale attraverso l’apertura di negozi fisici (ce lo spiega Forbes).

Non importa quanto grande o piccola sia l’azienda. Il contatto diretto, fisico e reale con il cliente o consumatore è ancora un grande valore aggiunto per trasmettere la propria identità. I mezzi digitali sono fondamentali, ma rimangono pur sempre “mezzi”. Alla fine devono portare da qualche parte.

Non sempre si trova il luogo giusto per incontrarsi. A volte mancano proprio le occasioni. In quel caso bisogna crearsele, come ha fatto Belimo, produttore e distributore di impianti di dispositivi per sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento, per cui abbiamo organizzato alcune tappe di un roadshow con un truck itinerante tra i poli tecnologici del nord Italia (qui un approfondimento).

Il content rende content

E tra dirette streaming, digital twin, virtual tour e truck roadshow, è sempre un piacere tornare ad immergersi nella carta stampata di un house organ o di un corporate magazine. La nota nostalgica dell’introduzione? Può darsi, ma quando il contenuto è di valore, qualsiasi strumento diventa attuale. Dalle interviste alle figure strategiche al coinvolgimento dei partner, con la partecipazione dei clienti e il prezioso contributo dei divulgatori coinvolti. Ancora una volta, il mix di strumenti, canali e fonti che arricchisce. La pluralità di pensieri che rafforza la voce unica dell’azienda, la volontà di condividere un po’ della propria energia che aggiunge valore e fa la differenza.

E se “Content is king”, anche il CEO è contento.

Le avventure digitali delle PMI (ovvero Pianificare Monitorare... Incassare)

Quando al mezzo digitale, stampato, fisico, virtuale, o il mix delle cose, si somma una narrazione di valore e la buona programmazione, nascono i piani editoriali! LinkedIn è l’esempio perfetto. Una piattaforma composta da timori da superare, rubriche da comporre, un content mix da creare tra informazioni istituzionali, di prodotto, di case history e di aggiornamento. Ma come trasformarlo in uno strumento di vendita per le nostre aziende? Lavorando con le seconde generazioni ad esempio, che sono la grande risorsa per progettare nuove modalità di promozione, di vendita e di gestione dell’impresa, anche piccole, anche b2b. C’è l’iniziale paura di esporsi, ma viene superata dalla consapevolezza del saper fare attivando tutti gli strumenti necessari di incontro tra domanda e offerta.

A volte capita, come successo recentemente, che un potenziamento della presenza online per spingere le vendite abbia portato così tante richieste da farci ricevere uno stop dal cliente: basta LinkedIn, la produzione è satura per i prossimi mesi!

Di opportunità, transizioni e pompelmi

A volte le sfide non toccano solo alcune aziende, ma sono talmente epocali che possono essere affrontate solo da un fronte compatto, ricerca, politica e società. È il caso della transizione energetica e dell'opportunità di innescare un cambiamento - prima che venga calato dall'alto. Dal nostro punto di osservazione privilegiato sul mondo delle aziende, quello che vediamo è un brulicante fermento di innovazione, che necessita solo di informazioni esatte e di direzioni possibili. Molti spunti arrivano direttamente dal territorio. Settimana scorsa l'intervento "I nodi della transizione ecologica" al Festival Città Impresa (la registrazione completa qui) spiega bene numeri e dati sul tema giusto per avere un quadro prima di dare giudizi; lunedì prossimo il roadshow della Presidenza del Consiglio  “Italiadomani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Non resta che coglierli!

Diceva Oscar Wilde: "Un pompelmo è un limone che ha avuto un'opportunità e ne ha approfittato". E voi, siete pompelmi o limoni?

Cose che ci sono piaciute

  • A proposito di arte e di tecnologie, Bergamo 900 è la prova di come un museo in Città Alta possa sperimentare modalità di racconto differenti per condividere tante storie per comporne una: quella del Novecento a Bergamo. Ci siamo stati ed è un mix di azioni e stimoli: un'anticipazione qui.
     

  • E restiamo nel mondo dell’arte perché siamo abituati a vedere l’allestimento, ma quasi mai ciò che si nasconde dietro: a Rotterdam il punto di vista è stato ribaltato! Lo stupore non può che moltiplicarsi nel vedere le meraviglie nascoste nel deposito del museo Boijmans Von Beuningen, dove il dietro le quinte si trasforma in un landmark quasi più iconico del museo stesso. Tutti i dettagli sono disponibili su Artribune!

  • E infine torniamo indietro nel tempo, portandovi in una stanza dove tutto si è fermato nel 79 d.C: buon viaggio nel tempo!

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