Bersagliati da mailing e imprevisti nel planning, affrontando agguati telefonici e infinite riunioni di trincea, vi ritrovate alle 15 senza cibo né acqua… e qui entra in gioco la generosità delle colleghe che alla prima richiesta si attivano per condividere i loro spuntini e improvvisare una razione K. Altro che esercito, qui il gioco di squadra fa la sopravvivenza. E ci porta a pensare a quanto anche le più semplici richieste d’aiuto possano attivare generosità sopita e solerzia inattesa di chi ci sta intorno.
Lezione di sopravvivenza #1: “se mi chiedi mi apro”
Lo sperimentiamo ogni giorno, e con noi le nostre aziende. Riconoscere dove si può arrivare o dove serve supporto, guardarsi attorno e attivare le conoscenze condivise per raggiungere l’obiettivo. E poi impiegarlo come metodo su ogni progetto, per ottimizzare i tempi, evitare i bottleneck (come dicono i marketers), acquisire conoscenze su nuovi settori/mercati/business in pochi giorni. E dopo averne affrontati tanti capire come ci si muove nei diversi terreni di gioco, quando calarsi a fondo nell’argomento (quasi sempre) e quando invece sia sufficiente volare dritto tenendo l’orizzonte aperto (spesso).
A proposito di orizzonti: si è chiuso il bando TEM per l’internazionalizzazione. Tra le aziende che hanno ottenuto il finanziamento a Bergamo, Milano e Brescia, tante sono di MULTI, tutte approvate al 100%. 😋 Il merito però è loro, hanno risposto alla chiamata e l’occasione è entrata!
Lezione di sopravvivenza #2: “se ti apri ti aiuto”
A volte sono proprio le aziende ad aprirci le porte, a farci entrare nella loro realtà, per allineare la direzione o trovarne di nuove: come nel caso di New Inox, carpenteria, piccola grande azienda meccanica che si è totalmente affidata a noi per rinnovarsi, dal sito agli strumenti di comunicazione, dal TEM allo sviluppo commerciale, fino alla ricerca del responsabile della produzione! In alcuni casi sappiamo integrarci così bene da entrare nell’organigramma aziendale. Ecco che si svela la nostra identità: non fornitori né partner, ma parte integrante e attiva delle aziende che ci aprono le porte.
Capita allora che le identità si mescolino e si sviluppino in sinergia, fino a proseguire fuori dall’azienda. Come ci ha raccontato la nostra Gaia, che durante un’esperienza di lavoro a Disneyland ha ricevuto precise istruzioni: “Quando esci, comportati come se fossi il signor Disney”.
Alla ritrosia di Gaia nel condividere la sua foto-ricordo in Disneyland, seguiva anche questo: “PS. Il primo che ride è un uomo morto. PPS. È comunque stato uno degli anni più belli della mia vita!”
Il temporary senza tempo...
Erano gli anni ‘90 quando abbiamo dato vita al primo servizio di Temporary Export Management e alcune aziende sono ancora con noi dopo oltre 20 anni. Viene naturale chiedersi, dopo tanti anni insieme possiamo ancora chiamarlo “temporary”? Sono un fornitore o una persona a tempo pieno? La verità è che a dispetto del nome, la variabile del temporary non è il tempo, ma il bisogno. E da parte nostra è il servizio - dedicato, condiviso, frazionato - che con questa appassionata dichiarazione d’amore anticipa un argomento delle prossime puntate di cui trovate qui un utile articolo de Il Sole 24 Ore.
“Prendi da me tutto quello che ti serve per tutto il tempo di cui hai bisogno. E se quel “giusto” ti basta, possiamo stare con te per sempre.”
Il marketing dei destini incrociati
E poi accadono incontri che colorano la primavera con un obiettivo bello e importante: il riuso creativo. Entrambe dalla provincia di Mantova, due nostre conoscenze apparentemente lontane, ma vicine di casa, si sono incontrate per creare “Seletti painted by Pennelli Cinghiale”, un progetto che trasforma contenitori di latta per la vernice, in oggetti di design e fantasia per arredare i vostri spazi. La creatività diventa funzionale e sostenibile grazie all’incontro fra un cliente di un nostro cliente, Pennelli Cinghiale, con Seletti, che abbiamo avuto il piacere di conoscere in una delle prime edizioni di DimoreDesign. Il risultato? Le visioni di due aziende che si uniscono e danno vita ad una linea esclusiva già disponibile da questo mese.
A proposito di incontri, come non pensare alle vecchie conoscenze oltreoceano che ritornano dopo anni per iniziare un nuovo percorso insieme! Direttamente da Boston, è arrivata una chiamata per una nostra collega, il cui nome (e profilo LinkedIn!) hanno guidato un’azienda statunitense nel settore delle biotecnologie a chiedere un supporto a MULTI per entrare nel mercato europeo.
Le collaborazioni possono finire, le relazioni non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano.
PMI, Piccoli ma integerrimi
Aprire le porte, aprirsi al futuro, aprire il capitale… Entriamo nell’eterno dilemma dell’acquisizione di aziende da aziende più grandi, una mossa che dà respiro oppure che lo toglie? La coincidenza vuole che si parli di valvole, che fanno dell’apertura e chiusura il loro scopo. Ma quando si parla di aziende è più complesso. Ci è capitato recentemente di dare un consiglio, a seguito di un’offerta di acquisizione di un piccolo gioiello di azienda familiare da parte del grande gruppo internazionale di turno. Tre splendide donne al comando: nonna, figlia e nipote. Peccato fossero distanti anni luce. Non esiste una risposta giusta, dipende da troppi fattori, ma quelli più importanti non sono economici. Come un accordo prematrimoniale: ci sono doti, proprietà e beni da dividere o condividere, ma prima di tutto dev’esserci l’intesa e l’amore.
E se una volta sposati scopri che non ti piace?!
Questo LinkedIn s’ha da fare!
Possiamo ancora vivere sconnessi? Evidentemente sì, come ci dimostra una fonderia di bronzo che ci racconta il suo percorso offline delle ultime decadi. Non tutto dev’essere messo in vetrina per funzionare. Ma forse la vera domanda è un’altra: siamo capaci di aprirci al mondo quando serve, pronti a comunicare e condividere chi siamo e i nostri progetti? Scegliere LinkedIn, come qualsiasi altro strumento digitale, significa sporgersi, esporsi. Mostrarsi ha lo stesso valore di produrre, sono entrambe parti dello tesso processo e una funziona se l'altra è di qualità. Avere il coraggio di aprire il proprio cuore e chissà, magari trovare la propria impresa gemella. Il che ci porta alla...
Lezione di sopravvivenza #3: “Se ti aiuto, si aprono le porte.”
Cose che ci sono piaciute
Per gli amanti della Grande Mela, recentemente è stata realizzata a New York la fotografia con la più alta risoluzione di sempre, uno sguardo su Manhattan in 120 Gigapixel, da zoomare a piacere! Qui il link.
La strada più sostenibile è sempre meglio della strada più veloce… fra poco anche su Google Maps, che permetterà di scegliere l’itinerario più green tra quelli proposti. Qui la notizia!
Qualche mese fa parlavamo tra colleghi dell’atto sovversivo di fare figli nell’anno della pandemia… e il sovversivo Cristian ha risposto! Diamo il benvenuto a Margherita, la new entry tra i baby MULTI!